La storia della Biblioteca Civica

La Biblioteca di Casalmaggiore nasce nella prima metà dell'Ottocento per iniziativa di Pietro Marinoni, allora Segretario della Congregazione municipale (di condizione agiata) che nel 1837 acquistò la Biblioteca dell'Abate Giovanni Miglioli (1.185 volumi) per dedicarla all’istruzione del clero. Vi aggiunse i suoi libri per il medesimo scopo (questo fondo contiene una eccellente raccolta delle opere dei Giansenisti, che appartennero all'Abate Miglioli, morto nel 1837).

Pietro Marinoni decise di collocarla in un locale attiguo alla Chiesa di S. Francesco, dotandolo degli arredi necessari e destinandolo all’uso pubblico. Il patrimonio si arricchì nel 1840 del lascito del canonico Giovanni Fontana che nel suo testamento dispose di donare alla Congregazione municipale la sua collezione di libri disponendo che fosse riunita a quella di Monsignor Miglioli affinché si potesse “dare congiuntamente principio ad una Biblioteca pubblica a vantaggio della gioventù studiosa".

Nel 1840 la Biblioteca venne ceduta dal Marinoni alla Municipalità. Nel 1866 la Congregazione municipale decise il suo trasferimento nel Palazzo S. Croce, attuale sede, affinché fosse regolarmente aperta al pubblico. Nel 1866 possedeva 1.717 opere e 4.306 volumi, mentre nel 1868 le opere vennero aumentate a 1.797 e i volumi passarono 4.896. Venne arricchita di altre opere acquisite da privati e incrementata dall'acquisto di libri moderni mediante lo stanziamento annuo di £ 200, in verità, ancora molto basso.

Fin dal 1863 la Biblioteca era fornita di un catalogo in ordine alfabetico compilato da Don Ferdinando Cristi. Possedeva anche incisioni rappresentanti monumenti, paesi, raccolte dall'architetto cremonese Luigi Voghera e una carta geografica degli Stati Meridionali Pontifici.

Il primo regolamento di cui si ha conoscenza è del 1889, ma anche in precedenza la Biblioteca doveva funzionare secondo un regolamento ufficialmente approvato se, già nel 1883, era ammessa al prestito dei libri con le biblioteche pubbliche governative.

Nel 1917-1920 durante le occupazioni militari della città il Palazzo S. Croce, ove risiedeva la Biblioteca venne danneggiato. Dal 1921 al 1939 la Biblioteca trovò provvisoria sistemazione presso gli uffici tecnici e amministrativi del Comune. Fu quindi collocata nel palazzo Mosca e, a partire dal 1965, nel Palazzo Diotti.

Il 22 giugno 1996 è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca Civica nell’ex Collegio barnabitico di Santa Croce (Congregazione fondata nel 1530 dal nobile cremonese Antonio Maria Zaccaria e le cui sedi generalizie sono a San Barnaba a Milano e San Carlo ai Catinari a Roma).

In concomitanza l'Amministrazione Comunale ha deciso di intitolare la Biblioteca al casalasco Anton Enrico Mortara (1793-1860) patriota, letterato di fede classicista, appassionato bibliofilo (ha raccolto una tra le più importanti e complete collezioni di volumi e di fogli volanti stampati da Giambattista Bodoni, da lui sommamente apprezzato quale restauratore dell’arte tipografica italiana).

Il pregevole edificio che la ospita è l’ex Collegio di Santa Croce, costruito nel XVIII secolo dai chierici regolari di San Paolo, detti Barnabiti. Sin dalle origini l’edificio fu utilizzato come sede di scuole pubbliche e tale uso si è protratto fino al 1994. La prima fase dei lavori, limitata al piano seminterrato e al piano rialzato, si è conclusa nel 1996 e ha consentito il trasferimento della Biblioteca dalla ormai inadeguata sede di Palazzo Diotti, in Via Formis. Contestualmente, l’Amministrazione Comunale ha deciso di intitolare la Biblioteca al casalasco Anton Enrico Mortara (1793-1860), patriota, letterato di fede classicista e appassionato bibliofilo (parte della sua raccolta è conservata presso la Biblioteca Braidense di Milano e presso la Bodleian Library di Oxford). Nel 1998, sono iniziati i lavori per il recupero del primo piano, conclusisi alla fine del 2001. L’intervento ha consentito la ridistribuzione di alcuni spazi della Biblioteca, la creazione di un’ampia mediateca, per una superficie complessiva di circa 1.800 metri quadrati. La scaffalatura disponibile è pari a circa 1.600 metri lineari. I posti a sedere sono 220. La molteplicità dei servizi, la diversificazione degli spazi e del patrimonio e le attrezzature tecnologiche di cui è oggi dotata la Biblioteca sono sintomatiche dello sviluppo che ha caratterizzato negli ultimi anni il servizio Bibliotecario pubblico.

Come raggiungerci

Via Guglielmo Marconi, 8 - 26041 Casalmaggiore (CR)