Archivio storico

L’Archivio Storico del Comune di Casalmaggiore si trova all’ultimo piano dell’antico Collegio dei Barnabiti, sede della Biblioteca Civica. 

È suddiviso in tre sezioni, ben distinte per collocazione e ordinamento: la Parte storica antica, che contiene la documentazione fino alla fine del XVIII secolo; la Parte moderna fino al 1897; la Parte moderna riguardante il periodo 1898-1949. Tutte le sezioni si presentano ben sistemate e inventariate, fornite di tutti gli strumenti per la consultazione e la ricerca.

L’Archivio Storico è giunto a noi molto depauperato rispetto alla sua originaria consistenza, poiché ha subito nel tempo varie traversie, con saccheggi, dispersioni, sottrazioni (ad esempio mancano tutti i registri delle delibere del Consiglio, che si conservano solo dal primo Ottocento), ma anche così offre un quadro ricchissimo riguardo a tutti gli aspetti istituzionali, giuridici, amministrativi, economici, sociali della nostra Comunità. Esso comprende attualmente circa 5000 documenti irregolarmente distribuiti nei secoli: partendo da un rogito del 1407, la documentazione, piuttosto scarsa per i tempi più antichi, si fa sempre più consistente man mano che si risale verso il Settecento.

La sezione di Antico Regime (XV-XVIII secolo) riguarda il periodo storico più vivace e glorioso della Comunità casalasca, che in questi secoli, da quando intorno al 1424 Filippo Maria Visconti le concesse ampi privilegi e la facoltà di scrivere i suoi Statuti, costituì uno "stato cittadino" dotato di una larga autonomia almeno nella sua amministrazione interna, anche se subordinato nelle relazioni con gli Stati confinanti, nella fiscalità e nella normativa generale alle disposizioni dei governi via via succedutisi in Milano (i Visconti e gli Sforza fino al 1535, la Spagna fino al 1706, l’Austria fino al 1797).

Favorita dalla sua posizione periferica e decentrata e insieme strategicamente importante, in quanto situata sul confine dello Stato e sul Po, la fondamentale via di comunicazione e di commercio dell’Italia padana, Casalmaggiore fu riconosciuta in tutti questi secoli come “terra separata”, staccata quindi dal contado dominato da Cremona, e immediatamente obbediente solo al potere centrale milanese, a cui essa giurava fedeltà e da cui riceveva il suo podestà, il magistrato che rendeva giustizia e che presiedeva il Consiglio.

Per questo Casalmaggiore potè sempre godere del prestigio di una "quasi-città", governarsi con i suoi Statuti, il suo Consiglio generale, i suoi organi politici e giurisdizionali, il suo apparato di pubblici ufficiali, di notai, di maestri, di medici condotti, il suo oratore che perorava i suoi interessi nella capitale, il suo piccolo contado soggetto, anche se spesso irrequieto, formato dalle 14 ville circostanti.

Non per nulla, quando, a compenso di un debito che l’impero asburgico aveva contratto nei suoi confronti per precedenti forniture militari, il nostro Comune nel 1754 si vide facilmente riconosciuto da Maria Teresa il titolo di città, potè, senza molto innovare, elevarsi al rango goduto in Lombardia solo da altri cinque centri urbani: Milano, Como, Pavia, Cremona, Lodi.

Un utile strumento per accostarsi alla storia di Casalmaggiore attraverso i documenti dell'Archivio storico è il sito, a cura di Guido Sanfilippo, Casalmaggiore Storie d'Archivio. L'Archivio Comunale di Casalmaggiore si racconta, che raccoglie una serie di articoli pubblicati sul  bimestrale "Casalmaggiore" dell'Associazione Pro Loco.

Le cartoline d'epoca

L'archivio conserva, in formato digitale, una raccolta di 430 vedute di Casalmaggiore che coprono un arco di tempo che va dagli albori della fotografia, a fine '800, ai giorni nostri. Si tratta della collezione privata della Signora Lucia Mainoldi Capelli, che gentilmente ha consentito di eseguire la copia elettronica delle cartoline che per generazioni sono state raccolte e conservate da lei e dai suoi famigliari. 

Archivio Storico

Come raggiungerci

Via Guglielmo Marconi, 8 - 26041 Casalmaggiore (CR)