Il coraggio di dire No. Gli Internati Militari Italiani (IMI) di Casalmaggiore. Mostra documentaria, 20 settembre - 4 novembre 2025. A cura di Ugo Lazzarini

Wed Sep 17 17:30:00 CEST 2025

Dopo i fatti dell’8 Settembre 1943, con la firma dell’armistizio con gli alleati, l’esercito italiano è stato lasciato allo sbando dal Re e dal Governo Badoglio. Salvo rari casi nei quali i comandanti hanno preso l’iniziativa, i militari italiani sono stati lasciati alla mercé dei tedeschi, che dal 25 Luglio 1943 erano calati in forze in Italia per prevenire decisioni indesiderate da parte dell’alleato e predisporre nel contempo un minuzioso piano “OPERAZIONE ALARICO”, teso a rendere inoffensivo l’Esercito Italiano. In queste condizioni di sbandamento totale oltre 650.000 militari italiani, spesso in attesa di ordini, vennero catturati dai tedeschi, caricati a forza su carri bestiame  e deportati in Germania in campi di internamento dai quali circa 50.000 (accertati) non fecero ritorno. Al numero complessivo degli Internati vanno aggiunte le decine di migliaia di militari italiani periti durante la cattura o durante il trasferimento (solo dalla Grecia sono stati non meno di 40.000).

Non esistendo una “dichiarazione di guerra” tra Italia e Germania, ai deportati militari italiani venne negata la qualifica di “PRIGIONIERI DI GUERRA” e attribuita quella di “INTERNATO MILITARE”. La differenza è rilevante perché gli Internati non potevano beneficiare della “Convenzione di Ginevra” e, di conseguenza, dell’aiuto e del sostegno offerto dalla Croce Rossa Internazionale.

Dal 22 agosto la situazione giuridica degli I.M.I. cambiò nuovamente e gli Internati italiani vennero declassati a “LAVORATORI CIVILI”. Solo negli ultimi giorni di guerra, in casi fortunatamente isolati e presumibilmente per iniziativa personale di qualche zelante ufficiale, alcune centinaia di Internati vennero fucilati in quanto “INTERNATI MILITARI ITALIANI” e considerati di conseguenza Badogliani.

Ultima e più recente beffa, gli I.M.I. sono stati esclusi dagli indennizzi per i lavoratori coatti in Germania perché ritenuti dal Governo Tedesco “MILITARI” e non “LAVORATORI”.

 

Scopo della ricerca

Negli ultimi mesi ho lavorato per raccogliere più dati possibili sulla prigionia dei Casalaschi Internati in Germania dall’8 settembre 1943 fino alla fine della guerra. Internati Militari Italiani (IMI), non prigionieri di guerra, e pertanto esclusi dalla Convenzione di Ginevra e dall’assistenza della Croce Rossa.

Il progetto nasce dall’idea di voler ricordare questi nostri concittadini, fra i quali mio padre, che, rifiutandosi di aderire alla RSI, sono stati tradotti in Germania come traditori e laggiù affamati, maltrattati, umiliati, seviziati e obbligati al lavoro forzato pena ulteriori maltrattamenti e la morte.

Avuto notizia dell’esistenza dell’Albo Nazionale IMI vi ho cercato inutilmente mio padre. Ho cercato alcuni suoi amici di Casalmaggiore, sempre senza risultato. Ho cercato allora un personaggio importante come il Senatore cremasco Franco Narcisio Patrini di Offanengo, anch’esso grande amico di mio padre, sempre senza alcun risultato. Mi sono quindi informato apprendendo che per inserirli nell’Albo era necessario dimostrare il loro stato di prigionieri non collaborazionisti.

Purtroppo l’archivio delle associazioni che raggruppano gli IMI (ANEI e ANRP) della Sezione di Casalmaggiore risulta introvabile. O è andato perso o qualcuno che potrebbe averlo non collabora. L’archivio era stato gestito da mio padre Walter Lazzarini, Presidente dell'associazione fino alla sua morte e successivamente da Carlo Grassi, segretario della stessa. Poi, più nulla.

Nonostante questa situazione sono riuscito a reperire i dati e di conseguenza la storia relativa all’internamento di 125 ex Internati di Casalmaggiore e dintorni. Molti dei quali hanno contribuito, dopo la guerra, allo sviluppo della nostra comunità assumendone posizioni di rilievo in tutti i settori. Non da ultimo Goliardo Padova, distintosi come uno dei più autorevoli pittori italiani del ‘900. Oltre a questi ex IMI che sono tornati, purtroppo l’elenco si accresce con gli IMI caduti per mano delle guardie, dei bombardamenti, per malattia, per infortuni e, soprattutto, per la fame.

La ricerca è stata lunga in quanto è stato necessario effettuarla presso gli Archivi di Stato di Cremona, Piacenza, Mantova, Verona, e contattando numerosi altri archivi statali e militari. Durante questo lavoro, che sembrava senza fine, è stato possibile comprendere le sofferenze dei nostri compaesani nell’esaminare i fascicoli con tutti i loro spostamenti nei vari fronti di guerra, nel leggere la corrispondenza con le famiglie, sempre tesa a rassicurare i famigliari sul loro stato di salute per non farli preoccupare e per evitare le sanzioni della censura. Ho letto queste missive con grande emozione e commozione.

Gli IMI casalaschi sono stati catturati in tutti i fronti del momento: quello italiano, il francese, il greco e isole ioniche, l’albanese e il balcanico-croato. Molti dei nostri militari avevano combattuto a fianco dell’ex alleato sul fronte russo, nel Nord Africa, nei Balcani, ma non c’è stata pietà per nessuno. Diversi sono stati catturati sulle isole di Cefalonia e Corfù, superstiti della Divisione Acqui, sbattuti ai confini di Polonia e Russia Bianca per portarli alla morte per sfinimento. Sono stati distribuiti in moltissimi Lager, Stalag per la truppa e Oflag per gli ufficiali, in tutti i territori occupati dai tedeschi e, man mano che gli alleati avanzavano (in particolar modo l’Armata Rossa), venivano spostati, spesso con vere "marce della morte".

I dati raccolti sono moltissimi e ho cercato di condensarli in schede personali, qui consultabili cliccando sui rispettivi link.

Tale elenco è sempre aggiornabile e sarebbe bello poterlo completare almeno con le fotografie del tempo di tutti i nostri ragazzi. Se qualche familiare o amico avesse qualche ulteriore informazione o documento, resto a disposizione per gli opportuni aggiornamenti.

Ugo Lazzarini

 

IMI CADUTI (tabella riassuntiva)

Arcari MarioAzzoni Pietro Emilio Santo

Barbiani ErmesBaroni LuigiBernardi EnzoBianchi Paride | Bianchi Ferdinando | Bolchi  Angelo

Chiesa Carlo

Levati TranquilloLucotti Alberto

Maffezzoli Aldo | Maroli Reneo (Romeo)Mori Mario

Raineri Amelio | Rivaroli Odone

Visioli Giovanni

 

IMI RIENTRATI (tabella riassuntiva)

Abelli ArmandoAgarossi Sante | Agarossi SeverinoAmadini VirginioAnversa GiuseppeAraldi Giacomo/Mimo | Archenti Dante

Archenti Alberto | Arisi Giacomo  | Aroldi Bruno | Aroldi Carlino | Aschieri Guido | Azzoni Ernestino

Baccan Reno | Baroni Antonio | Bassani Giulio | Beduschi Giuseppe  | Bellini Atanasio | Bellini ErmiroBellini Giovanni

Benassi ErmenegildoBenecchi GiovanniBernardi AudilioBernardi Israele | Bernardi Veraldo | Bini Giacomo | Boldrini Giuseppe

Boldrini DemetrioBonesi Luigi | Bonfanti Pietro | Bonfatti Paini SettimoBongiovanni Cesare | Bosio Silvio | Braga Renato

Brunoni Angiolino

Caleffi Eligio | Cantarelli Amilcare | Cantarelli Ugo | Cantarelli Antenore | Capoani Giuseppe | Carnevali Paolo | Cavalca Casimiro

Cavalli Luigi | Cavalli Rodolfo | Caretti Guglielmo | Cerati  Arturo | Contesini Ottorino | Contesini Pietro | Contili Mario (Giovanni Mario)

Contini Giovanni

 De Padova Luigi | Del Pero LeandroDella Valle Aniceto | Dinunno Savino | Dovara  Adone

Fadani Giovanni | Fattori Deodato | Fazzi Enzo | Federici Aldo | Federici Giovanni | Federici Rosolino | Federici SergioFeroldi Silvio

Franchi Giovanni

Galli Luigi | Galli Ugo | Grigi Francesco

Lanzetti Luigi | Lanzoni Giacomo | Lazzari Amilcare | Lazzarini WalterLena Armando | Lottici Paolino

Mainoldi Giuseppe | Manfredi Hermes | Manghi Virgilio | Mantovani Francesco | Marchi Leopoldo | Martelli Aurelio Carlo

Masini Napoleone | Moreschi RaimondoMori AndreaMori Mario AdrianoMozzanica Elindo | Mussi Luigi

Osti Giuseppe

Pacchiana Francesco | Padova GoliardoParoni Francesco | Paroni Igino | Pelizzoni Aulo | Petazzini Carlo | Pinardi Ermes

Pinazzi Bruno | Poltronieri EnricoPoltronieri Valerio

Raineri Arturo | Raineri GiuseppeRaschi Mario | Ronchini Silvio | Rossini Angelo

Saccani Angelo | Saccenti Ezio | Scaroni Angelo | Schiroli LuigiSegala Vittorio | Serini Marino | Storti AngeloStorti Carlo

Storti Giovanni | Storti RenatoStradiotti Giuseppe

Tenca SilvioTorchio Dante | Toscani Giuseppe

Valenti Cesare | Venturini Camillo | Vezzosi  Antonio | Vicini Francesco | Visioli Alceste | Visioli Vincenzo

Zaffanella PrimoZani Angelo | Zani RenzoZardi Carlo Enea | Zerbini Giuseppe

 

Ringraziamenti

Questo lavoro è stato possibile grazie alla documentazione disponibile presso:

  • Archivio Centrale dello Stato di Roma
  • Archivio di Stato di CREMONA
  • Archivio di Stato di MANTOVA
  • Archivio di Stato di VERONA
  • Archivio di Stato di PIACENZA
  • Archivio di Stato di FOGGIA
  • PERSOMIL ESERCITO
  • Comando Militare Esercito «Emilia Romagna»
  • Archivio Arolsen

Un grande ringraziamento a ANRP e Lessico Biografico IMI per il lavoro di verifica dei dati loro trasmessi e per inserimento nell’Albo Nazionale IMI dei nostri concittadini.

Si ringraziano inoltre i numerosi familiari degli internati che hanno contribuito con materiale ed informazioni sui loro congiunti.

Un particolare ringraziamento alla Direttrice dell’Archivio di Stato di Cremona ed ai suoi collaboratori, tutti molto disponibili e competenti, che mi hanno messo a disposizione centinaia di fascicoli militari ricchi di informazioni e mi hanno aiutato nella ricerca.

 

Come raggiungerci

Via Guglielmo Marconi, 8 - 26041 Casalmaggiore (CR)